Il primo dell’opposizione in cui l’unico intervento è stato quello del Movimento 5 Stelle. Con la proposta dei nostri emendamenti abbiamo dimostrato che la questione meritava attenzione, che si può fare piazza pulita non solo a parole e soprattutto che è possibile cambiare quello che è stato un malcostume degli ultimi anni e cioè lasciare al Sindaco la totale discrezionalità sulla scelta dei rappresentanti del comune, avvenuta in passato nelle “segrete stanze”, quasi sempre come forma di mercanteggiamento e soprattutto senza alcun rispetto per gli interessi dei cittadini. Nostra l’unica voce nel silenzio della sala consiliare che ha costretto il Sindaco a ritirare la delibera per riproporla alla prossima seduta utile con la scusa di verificare la compatibilità normativa degli emendamenti da noi proposti.
Stessa cosa si è ripetuta per l’ultimo punto all’ordine del giorno in cui si dovevano valutare i provvedimenti del CIIP. Anche in questo caso gli unici che si sono preparati alla votazione siamo stati noi del Movimento 5 Stelle. Addirittura quando abbiamo motivato con riferimenti giurisprudenziali il nostro voto contrario alla decisione del CIIP di rendere eventuale il diritto di regresso per le sanzioni amministrative inflitte all’amministratore o dipendente dell’ente per le loro condotte gravemente colpose o dolose, palese è stato lo smarrimento dell’aula. A questo punto abbiamo percepito il secondo silenzio, quello più inquietante, quello della Maggioranza costretta a votare per ordine di scuderia. Nessun intervento. Nessuna dichiarazione di voto. Il nulla. Il resto dell’opposizione per uscire dall’imbarazzo si è accodata alla nostra proposta con una timida astensione forse per non dare troppo risalto al nostro lavoro.

